05 Ott Roscoe Mitchell & Michele Rabbia
Giovedì 6 ottobre, alle ore 21, un grande concerto arricchirà il programma di Detour: il leggendario sassofonista americano Roscoe Mitchell si esibirà con il percussionista italiano Michele Rabbia nella suggestiva cornice della Sala dei Giganti di Palazzo Liviano. Il concerto, un progetto originale in esclusiva nazionale, fa parte di Centrodarte70, la rassegna dedicata ai settant’anni di attività del Centro d’Arte.
Roscoe Mitchell torna a Padova dopo 37 anni: negli anni Settanta aveva suonato in solitudine (1977), con l’Art Ensemble of Chicago (1978) e in duo con il trombonista Radu Malfatti (1979). Questi decenni trascorsi hanno rafforzato la convinzione che l’autore di Chicago sia tra i più significativi dell’intero spettro della musica contemporanea. E soprattutto l’idea che l’insieme della sua opera sia tra le più originali realizzate sia in ambito africano-americano che più in generale nei linguaggi musicali di improvvisazione astratta.
Il duo con il batterista Michele Rabbia è inedito, fatto che costituisce un motivo di interesse ulteriore di questa performance.
Biglietti: Interi € 12 / Ridotti € 10 / Studenti € 5 / Studenti Università di Padova € 1
La prenotazione – effettuabile qui – è consigliata.
Roscoe Mitchell nasce a Chicago nel 1940. Sassofonista e compositore, è considerato uno dei maestri indiscussi del jazz moderno e della musica improvvisata. Si è fatto conoscere con l’Art Ensemble of Chicago, di cui in origine era il leader. Specialista del sax alto, suona quasi tutti i legni e i sax. Nel movimento d’avanguardia dell’AACM (Association for the Advancement of Creative Musicians) è la personalità più forte, estremista e visionaria. Ha sottoposto il suono del sax a una minuziosa scomposizione timbrica, creando astratti mosaici di suoni isolati. Le sue composizioni (People in Sorrow, Chant, Tnoona, Nonaah, Cards – Three and Open, The Maze), ora furibonde, ora contemplative, hanno un effetto di shock sull’ascoltatore.
Michele Rabbia è nato a Torino nel 1965. Dagli anni Novanta si è affermato come batterista tra i più creativi in Europa. Ha suonato con Aires Tango, con Antonello Salis e Stefano Battaglia, Dominique Pifarely, nel trio di Michel Godard e con diversi gruppi di improvvisazione. Si è esibito accanto a performer teatrali e scrittori, è stato invitato da molti festival in Europa, Stati Uniti e Cina.